Trattativa Stato-Mafia, prende il via oggi un processo storico

27.05.2013 11:20

Di Dario Caputo 

Inizia oggi un processo storico. Alla sbarra non ci sono solo gli uomini di Cosa Nostra ma anche pezzi dello Stato. Uomini delle Istituzioni che trattarono la fine del periodo stragista con la mafia: inizia oggi il procedimento sulla Trattativa Stato-Mafia. Sul banco degli imputati, tutti insieme, ci sono i sanguinari capimafia Totò Riina, Leoluca Bagarella e Antonino Cinà; ex politici come Marcello Dell'Utri e Nicola Mancino; gli ex ufficiali del Ros dei Carabinieri Antonio Subranni, Mario Mori e Giuseppe De Donno; il pentito Giovanni Brusca e Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino.

 

Wikimedia commons
 

L'ex presidente del Senato, Nicola Mancino, è accusato di falsa testimonianza; Massimo Ciancimino, teste dell'accusa accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e calunnia nei confronti dell'ex capo della polizia Gianni De Gennaro; tutti gli altri sono imputati di violenza o minaccia al corpo politico dello Stato, con l'aggravante d'aver favorito Cosa nostra. Un altro imputato eccellente: l'ex ministro democristiano Calogero Mannino, ha scelto il rito abbreviato.  Dal processo è stata stralciata invece la posizione dell'altro boss di Cosa Nostra, Bernardo Provenzano: è stato ritenuto incapace di intendere e di seguire coscientemente il processo.

Per l'intero processo sono 178 i testimoni chiamati a deporre dalla Procura di Palermo; tra questi anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Presidente del Senato Piero Grasso. "Certamente una delle funzioni del processo è quella di cercare responsabilità e ricostruire la verità. Tra l'altro io sono coinvolto perché sono nella lista dei testi e quindi potrò dare il mio contributo alla ricerca della verità, questa volta come testimone: ne ho sentiti tanti nella mia vita, una volta tanto abbiamo invertito le parti. Non posso esprimere opinioni prima ancora che si faccia il processo e senza prima conoscere, soprattutto, le carte processuali. Ci sono 178 testimoni che aiuteranno a ricostruire tutto quello che è possibile ricostruire", queste le parole di Grasso. L'accusa è portata avanti dal procuratore aggiunto Vittorio Teresi e dai pm Nino Di Matteo, Roberto Tartaglia e Francesco Del Bene.

 

Tratto da: INTERNATIONAL BUSINESS TIME

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