Le BR

21.05.2013 11:52

 


La violenza di stampo politico, non fu negli anni ’70 in mano al monopolio di frange destrorse e si assisterà alla formazione anche di vari gruppi eversivi di estrema sinistra. Questi organismi, alcuni dei quali agiranno come veri e propri nuclei armati, dinanzi alla consapevolezza che la società sognata sul finire del decennio precedente rimarrà una utopia, daranno vita ad una ulteriore pagina di terrore e sangue: “gli anni di piombo”. Tra tutte, l’organizzazione che effettuerà una vera e propria azione di guerra allo Stato, salirà alla storia con il nome di Brigate Rosse. Tra la metà degli anni ’70 e l’inizio degli ’80, cadranno sotto i colpi delle sue azioni terroristiche di stampo militare, esponenti della società di ogni campo. Vittime di vere e proprie esecuzioni in strada, saranno poliziotti, magistrati, imprenditori, giornalisti e perfino iscritti al PCI, accusati di “collaborare con lo Stato delle multinazionali “.

La percezione comune di una democrazia in grave pericolo, raggiungerà il suo culmine quando il 16 marzo 1978, le Brigate Rosse rapirono Aldo Moro ( ex Presidente del Consiglio e leader della Democrazia Cristiana ). L’operazione fu condotta dai terroristi nei termini di un vero attacco militare spietato e feroce, al termine del quale, 5 uomini della scorta di Moro rimasero uccisi. Il Presidente della DC fu tenuto prigioniero per 55 giorni, duranti i quali l’intero paese trattenne il respiro, e venne politicamente lacerato dagli scontri sulla strategia da adottare per il suo rilascio. Il 9 maggio si materializzò il timore di tanti, e il suo cadavere venne ritrovato nel bagagliaio di una Renault rossa, abbandonata in via Caetani a Roma.

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