La Pizza Connection
21.05.2013 11:58
Le fila dei tossicodipendenti da eroina crescono in modo esponenziale in tutta Europa e Nord America. I sequestri della polvere bianca nel mondo aumentano di oltre 6 volte e mezzo tra il 1974 e il 1982, periodo in cui Cosa Nostra assunse il controllo del traffico. Nel corso degli anni ’70 esplose il fenomeno della «Pizza Connection», anche se la sua definitiva consacrazione avvenne negli Stati Uniti intorno alla metà del decennio seguente.
Decine e decine di pizzerie aprirono i battenti nella East Cost americana, tutte controllate da siciliani, e costituivano i centri della distribuzione e raffinazione dell’eroina. Una rete capillare che secondo dati ufficiali del 1982, consentì ai mafiosi di origine sicula di gestire il controllo della raffinazione, spedizione e distribuzione di circa l’80% dell’eroina consumata nel nord est degli USA. Il guadagno di una simile macchina di morte, si aggirava nell’ordine di centinaia di milioni di dollari, consentendo a Cosa Nostra di diventare da metà degli anni ’70, potente come mai in passato.
Essa conquista in territorio statunitense una autonomia propria, annullando l’antico senso di superiorità dei mafiosi americani, che da sempre usavano chiamare i cugini siciliani con il dispregiativo “«Zips». L’estensione di questo fenomeno generò allarme tra le fila dei boss d’oltre oceano, ma i legami di parentela che univano le grandi famiglie mafiose sulle due sponde dell’Atlantico, impedirono il radicalizzarsi di uno scontro. Un intreccio di vincoli parentali frutto di combine sentimentali e matrimoni di convenienza, perché nel nome degli affari e dell’onore, ogni sfera privata ne patisce le conseguenze. Di generazione in generazione interessi economici e affetti si saldano, annodando i destini dei leader malavitosi siciliani e americani, per dar vita ad uno scenario che creò sconcerto persino in Giovanni Falcone.
Fu così che le connessioni tra i Badalamenti di Cinisi e le famiglie di Detroit, come quelle tra le omonime italo americane Magaddino e Bonanno originarie di Castellamare del Golfo, o gli Inzerillo di Palermo con i newyorkesi Gambino, contribuirono allo sviluppo di quei canali privilegiati dove l’eroina scorreva veloce, per soddisfare le richieste delle migliaia di consumatori americani.
La rete di specialisti coinvolta nel traffico ( tecnici e chimici, compratori, spacciatori), molto spesso non erano affiliati diretti ma uomini sotto il controllo politico e militare di Cosa Nostra. Un accorgimento che limitava il coinvolgimento delle figure di spicco dell’organizzazione, nel caso questi «esterni» incorressero in guai con la polizia. La Commissione controllerà politicamente i traffici di droga e tabacco senza mai monopolizzarli, agendo come una sorta di «Consorzio», intenta a vigilare sui possibili scontri per il potere che un tale flusso di denaro poteva implicare.
—————