Cosa Nostra

21.05.2013 12:43

 


Che i mafiosi usino denominare l'associazione segreta di cui fanno parte "Cosa Nostra" è un'acquisizione recente, derivante dalle dichiarazioni di mafiosi collaboratori di giustizia, e in particolare di Tommaso Buscetta. Deponendo davanti a Giovanni Falcone, Buscetta così delineava la struttura portante dell'organizzazione:

"La creazione "Mafia" è una creazione letteraria, mentre i veri mafiosi sono semplicemente chiamati "uomini d'onore", ognuno di essi fa parte di una "borgata" (questo nella città di Palermo perché nei piccoli centri l'organizzazione mafiosa prende nome dal centro stesso) ed è membro di una "famiglia".
In seno alla famiglia vi sono: "il capo", eletto dagli uomini d'onore. Egli, a sua volta, nomina "il sottocapo", uno o più consiglieri (se, però, la famiglia è vasta, anche i consiglieri sono eletti, in numero non superiore a tre),e"i capidecina". Il capo della famiglia viene chiamato "rappresentante" della famiglia stessa. Al di sopra delle famiglie e con funzioni di coordinamento, esiste una struttura collegiale, chiamata "commissione", composta da membri, ciascuno dei quali rappresenta tre famiglie territorialmente contigue. Trattasi di uno dei capi delle tre famiglie, designato dai capi delle stesse. I membri dalla commissione, ai miei tempi, duravano nella carica per tre anni, ma non so se tuttora vengono rispettate queste regole. Attualmente, la profonda degenerazione dei principi ispiratori della mafia, ha portato come conseguenza che queste regole vengono rispettate solo formalmente, perché nella realtà la "commissione" è lo strumento attraverso cui colui o coloro che dominano impongono la loro volontà. Nel suo insieme, questa organizzazione si chiama "Cosa Nostra",

così come negli U.S.A."1
 

Le rivelazioni di Buscetta per un verso costituiscono una sorta di depositum fidei della tradizione di Cosa Nostra, per un altro sono un atto di accusa delle degenerazioni che avrebbero prodotto i corleonesi con la loro inesauribile sete di potere e di sangue. A prescindere dal nome, che costituisce una novità, tutti gli aspetti che concorrono a formare l'immagine compiuta di Cosa Nostra com'è stata ricostruita attraverso le dichiarazioni di vari mafiosi collaboratori di giustizia si ritrovano quasi identici risalendo indietro nel tempo.

1 Tommaso Buscetta, Tribunale di Palermo 1984, pp. 4-5. 

 

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