La "seconda" guerra di mafia

21.05.2013 12:08

I «Corleonesi» si preparano allo scontro

  L’inserimento da parte di Luciano Liggio tra i leader nell’elite palermitana dell’inizio anni ‘70, quando insieme a Stefano Bontate e Gaetano Badalamenti ricostituì «La Commissione», sanciva il riconoscimento dell’ascesa politica dei corleonesi in seno a Cosa Nostra. Una scalata che come...

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21.05.2013 12:09

Entra in scena Riina

  Dopo le vicissitudini che avevano visto il boss corleonese arrestato nel 1964, processato a Catanzaro nel 1968 e assolto in via definitiva a Bari nel 1969 per insufficienza di prove, Liggio si rese protagonista di un altro crimine illustre uccidendo il procuratore capo di Palermo Pietro...

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21.05.2013 12:09

Si apre l’era dei Greco

  Il suo successore per l’area palermitana fu Michele Greco detto «Il Papa», uomo vicino ai Corleonesi che divenne il nuovo capo della Commissione. Michele era discendente di una dinastia secolare di uomini d’onore. Il padre Giuseppe fu il vincitore della faida tra i Greco che insanguinò...

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21.05.2013 12:10

Una guerra sottovalutata

  Nello scacchiere dei vertici di Cosa nostra quindi si delineava un fronte composto da Stefano Bontate e Salvatore Inzerillo, palermitani, con l’appoggio esterno di Badalamenti. Questi erano ancora i boss più potenti in seno alla mafia, con una disponibilità economica pressoché illimitata...

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21.05.2013 12:11

«La mattanza»

  Il 23 aprile del 1981 nel giorno del suo 43esimo compleanno, Stefano Bontate viene assassinato dagli uomini di Riina mentre stava rientrando a casa in auto. I killer imbracciano un’arma fino ad allora sconosciuta sul teatro mafioso: l’Ak-47 kalashnikov. Salvatore Inzerillo si munirà di...

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